A settembre QR Code e CheckIn a scuola?

Ieri al mare ascoltavo due signore vicine di ombrellone discutere di alcune problematiche relative agli studenti: non studiano, non si presentano alle lezioni, portano il cellulare in classe, non si portano i libri a scuola e via dicendo. Ascoltandole mi sono venute in mente alcune possibili applicazioni legate proprio ai problemi che loro evidenziavano. Secondo me la tecnologia potrebbe in parte risolvere o comunque stimolare gli studenti. Mi spiego.

Immaginiamo per esempio una dispensa didattica per gli studenti contenente un QR Code su alcuni capitoli, su eventuali argomenti da approfondire o alla fine di ogni capitolo. Le applicazioni sarebbero molteplici: lo studente semplicemente leggendo il barcode QR dal proprio cellulare potrebbe andare velocemente ad un sito di approfondimento contenente video, foto, audio e altri testi. Potrebbe interagire direttamente con il professore o con un tutor e porre domande su argomentazioni specifiche, o anche leggendo un QR code potrebbe esser dirottato su una pagina di esercizi per la verifica di fine capitolo.

Il professore potrebbe condividere rapidamente contenuti e link senza dover dettare indirizzi lunghissimi o inviare materiale, avrebbe la possibilità di visualizzare le statistiche di lettura, l’avanzamento degli studi degli studenti in base agli esercizi svolti e gli approfondimenti letti e potrebbe raggiungere un livello di interazione maggiore di quello che c’è oggi. Banalmente non sarebbe altro che l’utilizzo e l’evoluzione dei sistemi attualmente utilizzati da alcune Università con FAD anche alle scuole medie e superiori.

Se a tutto questo questo fosse legata un ambientazione in formato social network (strumento sicuramente utilizzato dagli studenti) si potrebbe pensare per esempio alla condivisione dei punteggi (magari postando su Facebook o su Twitter il valore raggiunto) e stimolando lo studio sotto forma di gaming in un contesto più familiare e attuale. Chissà magari il Secchione potrebbe diventare una nuova tendenza!

Infine pensavo all’utilizzo del CheckIn come forma di registrazione della presenza a scuola, ma non appena ho finito la riflessione, ho pensato a quante parolacce mi potrei prendere e mi hanno iniziato a fischiare subito le orecchie…

Chissà, magari in futuro non troppo lontano, veramente lo studente farà checkin a scuola, leggerà con il cellulare i QR code, prenderà appunti su ipad e leggerà libri nell’eBook.

Fantascienza, cosa ne pensate?