#newTwitter: non dire social, se non ce l’hai nel sacco

Ecco il nuovo Twitter.com. Questo è il titolo utilizzato da Twitter per annunciare la nuova versione della propria piattaforma. Nuovo.

A primo impatto, leggendo la pagina di presentazione e guardando il video di spiegazione, ho pensato subito che twitter stia cambiando, evolvendo e snaturando il suo DNA, nella direzione di Social Network. Poi leggendo in rete i commenti e le opinioni ho rischiato di convincermi del contrario, soprattutto quando Evan Williams, Ceo di twitter, durante la conferenza Nokia World 2010 ribadisce un concetto: “twitter non è dedicato soltanto all’invio di messaggi” e non è un Social Network.

Quel “nuovo”, contenuto nel titolo, secondo Twitter sembra avere un significato molto più importante: Twitter è in evoluzione verso un sistema completo di news, contenuti e informazioni.

In effetti sembra così. La nuova versione di Twitter infatti non riguarda solo un restiling grafico e la visualizzazione dei tweet, ma molto di più, soprattutto se si analizzano le nuove funzionalità: è stata implementata la possibilità di integrare video (da YouTube, Vimeo e ustream), sono state aggiunte le mappe relative alle informazioni geolocalizzate, le immagini sono visualizzabili direttamente nel sito anche se caricate da diversi servizi, tra cui Flickr e Twitpic, è presente un dettaglio delle conversazioni e sono state sofisticate le ricerche di approfondimento sui singoli hashtag. Insomma un evoluzione – rivoluzione di funzionalità che comunque sono già contenute in altri Social Network.

Di fatto la piattaforma si è sviluppata su due piani diversi: tipologia di informazione e velocità di fruizione. Se da una parte l’utente adesso ha un flusso di informazioni più articolato e completo che gli permette, restando all’interno dello stream stesso, di vedere immagini e video che vengono incorporate, dall’altra può ottenere informazioni aggiuntive sull’utente che sta leggendo (profilo, tweet, mappa georeferenziata dei luoghi da cui ha tweettato, liste) e tutto questo senza la necessità di saltare da una pagina all’altra.

Secondo me, l’effetto che Twitter otterrà da questa nuova piattaforma sarà una forte crescita dei tempi di permanenza degli utenti sul sito, a discapito delle applicazioni sviluppate da terzi ed integrate tramite API e soprattutto contrariamente a quanti dicevano che il web è morto. La nuova piattaforma meno minimalista e più “appeal” attirerà nuovi utenti, farà crescere l’abitudine dell’utente al controllo dei tweets e dello status update, l’attenzione ai video segnalati dai following e lo sbircio alle foto condivise. Un pò come succede su Facebook e sugli altri social…

Qualche tempo fa nel mio post “La strana convergenza dei Social Network” ho descritto quella che secondo me è l’evoluzione naturale dei sistemi e che vede stringere sempre di più i confini tra social network, piattaforme di comunicazione e le loro differenze funzionali.

Insomma con questa nuova piattaforma Twitter, che secondo me sta snaturando quello che ha sempre comunicato nella propria mission “The constraint of 140 characters drives conciseness and lets you quickly discover and share what’s happening”, va proprio nella direzione che ho descritto nel mio post: sta diventando una “NON”-social piattaforma di comunicazione, news ed informazioni potente, che ha le stesse caratteristiche di un Social Network per funzioni, tempi di permanenza, modalità di utilizzo e comportamenti.

Per rispondere a Paolo, concludo dicendo che, per adesso, non è una sfida diretta a Facebook, ma a breve lo diventerà.

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