L’indigeno digitale, riprendendo in parte una frase trovata in rete (credo di Luca Sartoni) e riportata sul blog di Nicola Mattina, è colui che vive da sempre il digitale in tutti i suoi aspetti: crea le nuove applicazioni, testa e approfondisce nuove le nuove tecnologie, partecipa attivamente alla conversazione in Rete, diffida di un certo peloso marketing online, non si occupa di divulgare la conoscenza anche agli analogici perchè sono grandi abbastanza per sapersi arrangiare ma li aiuta se questi manifestano interesse. Un indigeno è un appassionato di tecnologie e mette a disposizione degli altri indigeni il proprio kwon how, le proprie capacità ed il proprio network.
Gli Indigeni Digitali non sono un nuovo Linkedin né tanto meno un social network. E’ un gruppo di persone che vogliono confrontarsi e condividere esperienze, casi di successo ed insuccesso, avere un parere tecnico e una soluzione in momenti critici e non, e bersi un bicchiere di vino dopo una giornata di lavoro chiacchierando di bit e byte in modo rilassato.
Indigeni Digitali è un iniziativa che ha l’obiettivo di generare un punto di incontro e di confronto tra professionisti e tecnici che vogliono interagire collaborare e creare opportunità, sia online che offline.
L’idea degli Indigeni Digitali è nata in questi ultimi anni di lavoro, tra un gantt e un rilascio in produzione, tra un caffè e un sushi a pranzo, tra un aperitivo e una birra, ma soprattutto durante i vari confronti avuti con tutte le persone che ho incontrato sui vari progetti e che mi hanno permesso di maturare alcuni principi per me ormai fondamentali: il confronto, l’ascolto, la condivisione e la passione per la tecnologia e l’innovazione. Questi sono i principi di base degli Indigeni Digitali.
Se volete seguire ed entrare in contatto con gli indigeni, ecco alcuni link:
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