L’Italia politicamente non cambia. E nemmeno culturalmente. La fiducia per il Governo c’è ancora, e ci hanno fatto il Pacco di Natale. Per 3 voti, come aveva previsto Totò, malgrado tutto il casino e tutte le pippe che ci siamo sorbiti questi giorni.
Ogni volta rimango senza parole. E’ incredibile. Quello che succede in Italia è veramente ridicolo: voti comprati come al mercato, offese tra parlamentari, politici che esultano come avessero vinto la coppa del mondo, ribaltoni improvvisi e deputati che hanno paura di votare contro l’attuale governo per la paura di perdere l’immunità e con lei, la copertura e la tranquillità di poter continuare a fare i proprio interessi.
Pensare che tutto quello che fanno è legittimato dal fatto che loro rappresentano il popolo italiano, mi fa rabbrividire. Perchè io, non sono quel popolo lì.
Mentre scrivevo questo post anche Kawakumi ha pubblicato un post dal titolo Povera Patria, e ha riportato il testo della canzone di Battiato, che esprime, in modo attualissimo lo stato d’animo di molte persone. Compreso il mio.
Sono d’accordo con Nicola che scendere in piazza oggi è anacronistico e questo risultato ce lo dimostra. Bisogna lavorare su un livello diverso, con strumenti diversi, con un informazione diversa. Dobbiamo lavorare sulla cultura, creare contenuto di valore, motivare e incentivare al cambiamento, puntare ad una politica più giusta e libera.
Io insisto che vorrei una politica diversa e sto lavorando per questo.
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