Il modello “Stingray” del Board of Innovation è un nuovo framework per l’innovazione e il design che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa (GenAI). Questo modello è stato creato in risposta all’emergere esplosivo dell’AI generativa, che ha portato a un progresso innovativo esponenziale.
Il Board of Innovation ritiene che il tradizionale modello “Double Diamond“, utilizzato per la risoluzione di problemi complessi e il design, stia diventando obsoleto a causa dell’evoluzione delle tecnologie e delle nuove metodologie di lavoro. Il modello Stingray mira a migliorare l’efficienza dei team di innovazione e ad aumentare la fiducia negli investimenti fornendo soluzioni pratiche e validate
Il modello Stingray è stato presentato in un webinar intitolato “Death of the Double Diamond and the new AI-powered Stingray model“, dove è stato spiegato come l’AI stia cambiando il modello Double Diamond in un modello Stingray, che consente di progredire ulteriormente nel percorso di validazione dei concetti in meno tempo. Il modello ha un impatto significativo sui processi di innovazione e design front-end, consentendo di ideare e validare concetti tenendo conto della fattibilità, sostenibilità e vitalità fin dall’inizio del processo.
Cos’è Stingray
Il modello Stingray, sviluppato dalla Board of Innovation, rappresenta un nuovo approccio nell’ambito dell’innovazione, in risposta alle limitazioni del tradizionale modello Double Diamond. Stingray nasce dalla necessità di integrare l’intelligenza artificiale (IA) nei processi di design e innovazione, per affrontare problemi complessi e accelerare la generazione di idee.
A differenza del Double Diamond, che si concentra su fasi distinte di scoperta e definizione seguite da sviluppo e consegna, Stingray è strutturato in tre fasi principali: “Train”, “Develop” e “Iterate”. Questo modello mira a superare i pregiudizi umani e ad accelerare la validazione delle idee, enfatizzando la sperimentazione e l’utilizzo dell’IA come strumento centrale nel processo creativo.
Il modello Double Diamond: Pro e Contro
Il modello Double Diamond, per quasi due decenni, è stato un pilastro nei progetti di design e innovazione, offrendo un approccio strutturato basato sulla divergenza e convergenza per identificare problemi e soluzioni.
La sua forza risiede nella semplicità e nella struttura, che hanno guidato migliaia di individui e team globalmente, orientando investimenti miliardari. Tuttavia, l’emergere dell’innovazione guidata dall’intelligenza artificiale sta mettendo in discussione la sua rilevanza. Nato in un’epoca in cui i progetti erano limitati dalla quantità di Post-It su un muro e dalla capacità di elaborazione del cervello umano, il Double Diamond si appoggiava a strumenti come PowerPoint, Excel e Photoshop, lontani dalle potenzialità dell’odierna data science e GenAI.
In questo contesto, esperti come Koen Burghouts di PepsiCo riconoscono il possibile declino del modello. Se da un lato il Double Diamond ha avuto un impatto significativo nella strutturazione del pensiero innovativo, dall’altro lato, in un ambiente dominato dall’innovazione AI-driven, rischia di diventare obsoleto, non tenendo il passo con il ritmo esponenziale del progresso e le nuove esigenze di elaborazione e analisi dei dati.
3 Ragioni per cui il Double Diamond viene ritenuto “vecchio”
- Il problem solving complesso non è più solo una questione di pensiero umano. La gestione dell’interazione tra pensiero umano e intelligenza artificiale è cruciale. Invece di valutare per settimane poche soluzioni superficiali, ora possiamo considerarne dozzine immediatamente, prioritarizzandole rapidamente e approfondendo le più promettenti.
- Utilizzando il Double Diamond, i team possono impiegare settimane o mesi in ricerche di empatia, ottenendo soluzioni che soddisfano i bisogni dei clienti ma che spesso non sono finanziariamente sostenibili o tecnologicamente fattibili. Grazie a strumenti come la GenAI, possiamo sintetizzare rapidamente i bisogni dei consumatori, individuando concetti che siano non solo desiderabili, ma anche fattibili e sostenibili.
- I team spesso devono filtrare tante informazioni che possono cadere vittime dei propri pregiudizi. Si concentrano su utenti mainstream a discapito di quelli meno rappresentati a causa della complessità di considerare le esigenze di tutti. Tuttavia, i modelli di linguaggio come ChatGPT, pur avendo i loro bias, sono più facilmente ‘riaddestrabili’ rispetto agli esseri umani. Questo offre la possibilità di superare i pregiudizi umani e fornire soluzioni veramente inclusive per un ampio spettro della società.
Approccio e Modalità del Modello Stingray
Il modello Stingray si distingue per il suo approccio innovativo nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per guidare il processo di design e innovazione.
La prima fase, “Train”, si concentra sull’addestramento dell’IA utilizzando dati e informazioni pertinenti, stabilendo così le fondamenta per le fasi successive. In “Develop”, le idee vengono sviluppate e raffinate con l’assistenza dell’IA, che fornisce insights e analisi avanzate. Infine, “Iterate” enfatizza l’importanza di testare e rivedere continuamente i progetti, utilizzando l’IA per ottimizzare e perfezionare ulteriormente le soluzioni. Questo ciclo iterativo di sviluppo e raffinamento mira a un’innovazione più rapida ed efficace, superando i limiti del modello Double Diamond che tende a essere più lineare e sequenziale.
Le Tre Fasi del Modello Stingray
Il modello Stingray, emergente nel panorama dell’innovazione e del design, si articola in tre fasi distinte: “Train”, “Develop” e “Iterate”. Ogni fase gioca un ruolo cruciale nel trasformare le idee innovative in soluzioni concrete, sfruttando il potenziale dell’intelligenza artificiale (IA). Ecco una panoramica dettagliata di ciascuna fase.
Fase 1: Train – Definizione degli Obiettivi e Raccolta Informazioni In questa fase iniziale, i team definiscono gli obiettivi del progetto e raccolgono le informazioni rilevanti per identificare le soluzioni. Queste possono includere dati proprietari sull’azienda, come le capacità produttive o informazioni pubbliche su tendenze di mercato e concorrenza. Una volta raccolti questi dati, vengono utilizzati per generare ipotesi prioritarie su problemi e tipologie di soluzioni, fornendo una guida iniziale per il proseguimento del progetto. Questa fase, che può durare da ore a giorni, non solo stabilisce un punto di partenza solido, ma consente anche iterazioni rapide e continue nel ridefinire gli obiettivi del progetto.
Fase 2: Develop – Esplorazione Esponenziale di Problemi e Soluzioni Nella fase “Develop”, il modello permette di generare un ampio spettro di ipotesi e soluzioni mirate, superando i limiti del pensare prima ai problemi e poi alle soluzioni. Questa fase può essere guidata interamente dall’IA o integrare workshop umani. L’output è un insieme categorizzato di soluzioni, che possono includere descrizioni iniziali di prodotti o servizi, con visualizzazioni o prototipi, e ipotesi iniziali sulla fattibilità e capacità di soddisfare i criteri di successo del progetto. Il punto chiave è l’utilizzo dell’IA non solo per ideare, ma anche per identificare cluster di soluzioni promettenti e gestibili.
Fase 3: Iterate – Validazione Iterativa delle Soluzioni Pratiche Con un ampio set di potenziali soluzioni, i team iniziano un processo iterativo di sperimentazione per restringere, de-rischio e focalizzarsi su un insieme più limitato di soluzioni. Queste saranno validate per desiderabilità, fattibilità, sostenibilità e viabilità. La produttività fornita dall’IA permette di esplorare tipi di iterazioni desiderate ma spesso limitate da budget o tempo nei metodi tradizionali. Le squadre possono impiegare metodi di design thinking e innovazione tradizionali, ma anche nuovi metodi come test sintetici, utilizzando IA per predire comportamenti dei consumatori o condurre interviste autonome con chatbot IA.
Il modello Stingray rappresenta quindi una rivoluzione nel mondo dell’innovazione, integrando l’IA per ottimizzare ogni fase del processo creativo, dalla definizione del problema allo sviluppo e alla validazione delle soluzioni.
Visione e Prospettiva del Modello Stingray
Il valore della proposizione del modello Stingray è esattamente nell’intersezione tra l’intelligenza artificiale e il design thinking. Mentre il modello Stingray sfrutta l’IA per anticipare e risolvere problemi complessi, è fondamentale il contributo del design thinking per definire obiettivi e ambiti di applicazione dell’IA.
Questa integrazione tra umano e macchina è il fulcro dell’innovazione futura. A mio avviso il potenziale di Stingray è nell’effetto catalizzatore del “pensare in modo più esteso e creativo”, abilitando un futuro dove i metodi di design sono arricchiti e potenziati dall’IA.
Confronto con Altri Framework
Il modello Stingray, confrontato con altri framework di innovazione, si distingue per l’integrazione dell’IA nel processo creativo. A differenza di metodi come il Lean Startup, incentrato sulla costruzione-misurazione-apprendimento, o l’Agile, che enfatizza iterazioni rapide, Stingray unisce queste dinamiche con l’analisi avanzata dell’IA.
Questo approccio offre una visione più ampia e dati-driven per il processo decisionale, ma potrebbe richiedere risorse e competenze tecniche maggiori.
Opportunità e Potenziale di Implementazione del Modello Stingray
Il modello Stingray apre nuove possibilità per l’integrazione dell’IA nel processo di innovazione. La sua capacità di accelerare la validazione delle idee e di esplorare soluzioni creative oltre i confini del pensiero umano tradizionale offre un potenziale significativo per le aziende che cercano di innovare rapidamente. La sua enfasi sulla iterazione e sul miglioramento continuo delle soluzioni, guidata dai dati, permette un adattamento agile alle mutevoli esigenze di mercato.
Le imprese possono sfruttare Stingray per sviluppare prodotti e servizi più in linea con le aspettative dei consumatori, anticipando le tendenze e rimanendo competitivi. Questa implementazione dell’IA nel design rappresenta una frontiera promettente nell’evoluzione dei processi di innovazione.
Impatto Etico e Sociale dell’IA
L’uso dell’IA nel modello Stingray solleva questioni etiche e sociali importanti. La gestione dei bias nell’IA è cruciale per garantire che i prodotti e i servizi siano equi e non discriminanti. Inoltre, la dipendenza dall’IA nel design potrebbe influenzare il mercato del lavoro, con potenziali ripercussioni sulle competenze richieste e sulla natura del lavoro creativo.
Tendenze Future
Il futuro del modello Stingray potrebbe vedere un’ulteriore integrazione di tecnologie emergenti, come l’apprendimento profondo e l’elaborazione del linguaggio naturale, per generare insights ancora più profondi e automatizzati. Questo potrebbe portare a un’innovazione ancora più rapida e personalizzata, ma anche ad una maggiore necessità di supervisione umana per garantire risultati pertinenti e responsabili.
Un punto di vista aggiuntivo (non richiesto)
Sebbene il modello Stingray offra un approccio sicuramente nuovo, va tenuto presente che come tutti i modelli basati su AI porta con se anche alcune sfide. La sua efficacia dipende fortemente dalla qualità dei dati utilizzati per l’addestramento dell’IA, e potrebbe non essere adatto a tutte le tipologie di progetti, specialmente quelli che richiedono un’intensa comprensione umana o un approccio artistico. La dipendenza dall’IA potrebbe anche limitare l’innovazione a ciò che è “prevedibile” dai dati, potenzialmente soffocando la creatività.
Per questo, come consiglio da sempre nel processo di adozione di qualsiasi (nuovo) modello, è necessario sempre valutare cosa prendere o meno, senza un approccio “talebano” e religioso: sono dell’idea che sono i modelli che vanno adattati all’azienda e non l’azienda che si adatta ad un modello, snaturando se stessa.