Sarà capitato a tutti nella vita di dover fronteggiare periodi di sovraccarico professionale e personale, e dover così organizzare al meglio i propri tempi, ritmi, dati e modo di lavorative. Spesso ricorriamo a trucchi, scorciatoie e semplificazioni per migliorare la produttività e i tempi di gestione delle attività che dobbiamo svolgere. Tutti queste facilitazioni sono definite, soprattutto dai programmatori Life Hack , ossia delle azioni quick and dirty. La definizione originale del termine LifeHack infatti deriva da alcuni comandi shell, script, semplici operazioni, workaround utilizzati da sviluppatori e tecnici per semplificare alcune attività.
Nulla a che vedere con il significato errato ed illegale della parola hacker, anzi. Anche questa volta il termine hack è utilizzato, secondo quanto detto nel post dell’Etica Hacker, per definire qualcosa che sia in grado di portare a nuovi miglioramenti in un dato campo.
Il termine lifehack è diventato popolare nella blogosfera e nelle comunità geek ed associato a tutti i trucchi utilizzati per gestire il sovraccarico di informazioni provenienti dalla rete. Entrato nel linguaggio comune, è utilizzato per definire tutto ciò che risolve problemi quotidiani, attraverso un trucco o un consiglio che aumenta la produttività, diminuisce lo stress, permette di divertirsi, risparmiare e migliorare la qualità della vita, in maniera intelligente, non-ovvia, ma molto spesso, allo stesso banale.
Il termine fu stato coniato dal giornalista inglese Danny O’Brien, che unì appunto la parola life e la parola hack. Nel 2004 O’Brien fece una ricerca nella sfera degli utenti geek di sua conoscenza e cercò di individuare quali fossero le “tecniche” che adottavano per poter raggiungere i loro risultati in modo più rapido. Scoprì che tutti avevano dei denominatori comuni: attenzione a procedure semplici e rapide, utilizzo di tools simili, todo list snelle e sempre sotto controllo.
Il risultato della ricerca fu pubblicato con il titolo “Life Hacks: Tech Secrets of Overprolific Alpha Geeks”, esposto da O’Brien durante la O’Reilly Emerging Technology Conference di San Diego nel 2004 e raccolto in alcuni appunti (file1 – file2) di Cory Doctorow. Nel stesso anno O’Brien replicò la presentazione durante il NotCon04.
Tra i siti più famosi in rete, relativi al life hacking, ci sono http://www.lifehack.org, http://lifehacker.com/ e http://www.43folders.com. Esiste anche una risorsa italiana presente all’indirizzo http://www.lifehacks.it.
Esempi di hack ne esistono tantissimi e se cercate in rete ne trovate di più strani. Per quanto mi riguarda io utilizzo moltissimo l’hack per Moleskine e la penna e il lifehack per sistemare i cavi del notebook.
Insomma piccole scorciatoie, tanto semplici e utili che aiutano a migliorare la vita. E voi quali utilizzate?
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