Per le organizzazioni sportive, la pandemia ha messo un riflettore ancora più potente sulla necessità di connettersi direttamente con i fan e costruire una Fan Experience integrata, relazioni più efficaci e durature, soprattutto sfruttando i momenti a distanza e non più solo il momento evento. Le entrate generate da un’unica fonte, in particolare appunto il campo, è stato dimostrato che oggi sono intrinsecamente fragili e quindi diversificare i modelli di business è un modo per rendere a prova di futuro le squadre, i campionati, i club, le federazioni e gli sport. Non c’è dubbio che parlare di sostenibilità dei modelli sia più facile da dire che da fare ed ottenere, ma se questo non diventa un mantra non credo che lo sport ne uscirà bene nel futuro.
Il ruolo del coinvolgimento dei fan nella diversificazione dei flussi di entrate è un tema che sta prendendo sempre più piede e non a caso negli ultimi due anni abbiamo assistito ad una esplosione di iniziative di engagement, digitali soprattutto visto il momento pandemico ed il distanziamento sociale, che hanno generato una fortissima attenzione su un elemento fondamentale: il digitale può esser realmente una fonte di revenue, diretta e indiretta, e nessuno più può fare a meno di un piano di trasformazione digitale. La parola chiave è Fan Experience.
Prima della pandemia l’evento fisico era il focus ed il digitale l’elemento di contorno dove “ogni tanto accadevano cose digitali”. Questo modello si è ribaltato portando l’utente in una fase, quella del lockdown, completamente online, e successivamente, con la ripartenza rallentata che stiamo vivendo, ancora online principalmente per diverse dinamiche derivanti da normative, contesto ancora limitato, nuove abitudini ed esigenze degli utenti e poi nel fisico. Sono sempre più convinto che in questo cambiamento fisico e digitale debbano ancora di più integrarsi e rendere la partecipazione online la normalità e la partecipazione fisica un momento di esclusività, di massima esaltazione dell’esperienza e di creazione di un legame forte e duraturo dal punto di vista del ricordo.”La relazione con un tifoso non inizia né finisce con la partita di 90 minuti, ne solo nell’evento fisico, tanto meno nell’evento digitale. Sarà sempre più importante rendere l’esperienza utente un processo unico e continuativo, tra racconto, celebrazione, divertimento e coinvolgimento. Sia fisico, che digitale, appunto”
Il bilanciamento del coinvolgimento dei fan tra piattaforme social e di proprietà, fisico e digitale è la chiave di lettura unica su cui bisogna mettere fortemente attenzione, budget e volontà, a partire da ieri, e sarà uno degli approfondimenti della prossima newsletter.
Questo pezzo è tratto dalla newsletter Sport Digital Transformation ISSUE#1 del 12 Dicembre. Se non mi ricevi già, puoi seguirmi qui