Lo avevo già scritto tempo fa: o i club capiscono che il tema della NFT, blockchain, token è un tema legato alla trasformazione digitale e all’applicazione di nuovi modelli di business o rischiamo di cadere in un ennesimo errore colossale di gestione/cessione dati e diritti.
Le piattaforme crypto che stanno entrando nel calcio e nello sport attraverso lo sviluppo di NFT e Token stanno puntando dritto dritto a due cose di cui hanno – loro stesse – bisogno per funzionare e sopravvivere:
- diritti su cui montare esclusività e servizi
- community per creare domanda nell’ecosistema e adozione
Attualmente dal mio punto di vista siamo nella via di mezzo che non crea valore vero a nessuno:
- I club cedono pezzetti di futili diritti per soldi incassati oggi, ma non costruiscono valore per domani (come successo già con social e dati persona che il tema CRM e Data Monetization diventasse fortunatamente una moda)
- Le piattaforma hanno dei micro diritti effimeri che non consentono la costruzione di valore e la relazione con l’utente nel tempo, e quindi interesse, scambi e investimenti
- Gli utenti investono in token il cui valore economico è sproporzionato a diritti, contenuti e possibilità nel tempo
Quello che i club non vedono è che (a parte i rischi di solvibilità, ma questo è un altro tema) la grande sponsorizzazione crypto crea un impatto nel breve – a cui seguono grandi investimenti – ma non garantisce poi la copertura dello stesso fabbisogno nel lungo periodo. Banalizzando – nemmeno troppo – il concetto, le piattaforme crypto stanno dopando la capacità economica del club, creando un potenziale problema di fabbisogno dopo, visto che difficilmente altri sponsor potrebbero sostituirsi a tali valori.
In questo contesto, vedo due sole soluzioni quindi in questo contesto:
- i club costruiscono la loro infrastruttura ed il loro modello di blockchain, token, dao, defi e via dicendo, integrandolo direttamente nei processi di trasformazione digitale e godono a quel punto dei vantaggi del modello e della valorizzazione dei propri diritti
- le Piattaforme Crypto entrano prepotentemente nello sport acquistando club integralmente così da avere tutti i diritti e gli asset a disposizione su cui creare modello e valore (esempio primi passi di Socios e Barcelona annunciato ieri).
Sono dell’idea che l’opportunità di affrontare un progetto di questo tipo possa portare i club (ma anche federazioni, e altre entità) ad un livello successivo di sostenibilità economica, nuovi modelli di business e anche di coinvolgimento e partecipazione di tutti gli stakeholder, dai fan agli sponsor, passando per atleti e altri partner.
Sto già seguendo due club che hanno mostrato interesse per questa strada e credo che si tratti solo di tempo per una adozione maggiore: la maturità dell’impresa sportiva passerà da questa capacità di cambiamento.