People-Based Marketing e l’ADV di domani

Che l’AppleTv fosse un bomba atomica, ve l’ho detto. Che Facebook abbia rilasciato l’SDK per AppleTV, lo sapete. Che la TV stia per entrare nella sua seconda vita, immagino lo abbiate capito. Che l’ADV a cui siamo esposti è sempre più preciso e capillare, lo state notando e ne avevo già parlato parecchio tempo fa nel post “l’ADV che verrà“. Che siamo in un momento in cui i dati utilizzati, tra interessi, grafi sociali e localizzazione, siano ormai utilizzati per l’applicazioni in molti ambiti in modo pesante, anche.

Ora, immaginate l’integrazione di queste cose e poi pensate al momento in cui rientrate a casa, e vi sedete a guardare la vostra TV, connessa, al palinsesto che state guardando, ma soprattutto immaginate gli spot pubblicitari che si rimappano in funzione dei vostri interessi, delle persone che avete incontrato, dei luoghi in cui vi siete stati in giornata e che in modo interattivo vi incentivino a delle azioni.

L’ADV che verrà sarà people-based.

Sarà basato sulle persone e le utilizzerà come vettore di dati nel mondo reale, sarà sempre più di prossimità e basato su interessi anche del contesto in cui la persona è presente. Entrerà in più punti della nostra vita grazie all’interconnessione degli oggetti, nel momento giusto, con il messaggio sempre più vicino al nostro stile e punterà alla cattura dell’attenzione delle persone cercando di anticipare esigenze, generandone anche di nuove, sempre più vicine alle abitudini delle persone.

Come dicevo parlando di Experience Graph,

L’intersezione dei dati di questi grafi, è quella che ho definito ormai un paio di anni fa Experience Graph: ossia un grafo in cui i dati di persone, interessi, oggetti diventano elementi di influenza di prossimità e di contesto.

Questo sarà il People-Based Marketing.

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