Gli NFT, o token non fungibili, sono diventati un argomento popolare nel mondo digitale a partire dal 2021. Mondo che comprende oggi già la musica, figurine e collezionismo, arte digitale e “fotografie di animali” profilo accoppiate a modelli di membership e community esclusive.
L’NFT più costoso del mondo “First 5000 Days” di Beeple, è costato 69 milioni di dollari, ha fatto notizia a marzo 2021 e da li è iniziato il tam tam dei casi mondiali di NFT venduti a cifre sempre più alte.
Il numero di ricerche “NFT” valutate fino a marzo 2022 su Google, rispetto al 2021, è aumentato a seguito di questa vendita, creando l’effetto “febbre da NFT.” Dall’analisi del volume di ricerche su Google per il termine “NFT” Statista, la piattaforma di statistiche, ha trovato che la Cina è la nazione con il più grande interesse per gli NFT: seguono Singapore, Venezuela e Hong Kong. I volumi della China e l’interesse per gli NFT comunque non sorprende.
NonFungible.com stima che il mercato degli NFT aveva già un valore di oltre 15 miliardi di dollari nel 2021, in crescita di 229 volte (22.851%) rispetto ai 67 milioni di dollari dell’anno precedente. Sempre secondo NonFungible.com, il mercato degli NFT valeva più di 15 miliardi di dollari nel 2021, in aumento di 229 volte (22.851%) rispetto ai 67 milioni di dollari dell’anno precedente.
I token digitali, tuttavia, non sono nuovi di zecca. Uno dei primi NFT, CryptoKitties, integra immagini di gatti generate casualmente, ha iniziato a vendere nel 2017.
Ma come funzionano esattamente gli NFT e influenzeranno settori specifici? Nel report “30 casi d’uso NFT” di Rejolut, che trovate qui, sono presenti esempi di utilizzo NFT in diverse industrie (sport, retail, fashion e molto altro ancora) analizzate e spiegate in modo sufficientemente dettagliato da farsi una idea del tipo di utilizzo e beneficio.