7 previsioni (sintetiche) per le aziende nel #Web3 per il 2023

Negli ultimi tempi come avrete notato ho iniziato a scrivere di Web3 e Metaverso, e questo mi sta portando ad approfondire su diverse industrie tematiche non solo tecnologiche ma anche e soprattutto legate agli impatti sui modelli di business e la transizione digitale tra web2 e web3. Qui di seguito alcune che ho in mente da un po’ e che sono  frutto dell’esperienza e insight a cui sto accedendo negli ultimi mesi, integrando inoltre richieste dei clienti e del mercato, giorno dopo giorno:

  1. Le aree di R&D e Innovazione si focalizzeranno prevalentemente su tema metaverso, in molti casi rivedendone anche il nome (marketing sempre e ovunque): e questo sta già accadendo. I leader dell’innovazione sono ora chiamati a responsabilità aggiuntive per generare nuove revenue e modelli di coinvolgimento in considerazione delle crescenti generazioni di acquirenti (Z e Alpha), sono nativi web3. Il metaverso prenderà il controllo della maggior parte dei budget dell’innovazione del 2023
  2. L’AI verrà implementata in diversi ambiti, grazie alla maggiore accessibilità di piattaforme saas, api per scalare diversamente progetti e ambiti della blockchain: l’Intelligenza Artificiale risolverà i problemi di scalabilità e sviluppo, facilitando l’accesso per le aziende che ne stanno comprendendo i benefici e gli impatti potenziali
  3. Molte aziende inizieranno attività di Marketing nel Web3 attraverso gli Influencer Virtuali, avatar e “mascotte”, potendone governare meglio non solo temi, toni, immagine e valori ma soprattutto la totalità dei diritti di immagine e tutto l’eventuale indotto di licensing: gli utenti si rivolgeranno sempre di più agli esseri umani per la conversazione con un brand, e le aziende creeranno esseri virtuali, fortemente abilitati da AI, per implementare quell’interazione su più vasta scala
  4. La progettazione Phygital sarà il modo per posizionarsi correttamente nel Web3: basandosi sul punto 1, l’utilità delle esperienze controllate dai token può essere attivata sia da beni digitali che da beni/servizi fisici. Per raggiungere il più ampio pubblico possibile, le aziende combineranno entrambe i canali per avere una esperienza continua e fortemente legata
  5. La co-creazione con i clienti sarà un tema principale del brand: mentre le aziende stanno comprendendo l’importanza dell’engagement e della costruzione della relazione con i clienti, anche attraverso lo sviluppo di comunità, tra i progetti e gli investimenti che vedo maggiormente in crescita ci saranno quelli di sviluppo di iniziative di co-creazione, decentralizzate, per coinvolgere il pubblico in modo più personalizzato, attivo e partecipativo e soprattutto fortemente legato al processo di costruzione di valore e unicità dei prodotti.
  6. Nasceranno nuovi strumenti di community management e saranno adottate nelle strategie delle aree di Digital Marketing, man mano che emergeranno nuove necessità e gap funzionali. Per esempio piattaforme oggi note come Discord e Slack, hanno una UX che non è il massimo per la gestione e attivazione di community, ma soprattutto non soddisfano a pieno alcune funzionalità per il coinvolgimento all’interno delle comunità, soprattutto web3 (wallet connect, minting, pagamento). Vedremo sicuramente nascere nuovi strumenti anche da parte di grandi brand e piattaforme enterprise (ad esempio, il progetto NFT di Salesforce, ecc.)
  7. Diverse Blockchain e protocolli espanderanno i loro programmi di sviluppo per le aziende dando vita a nuovi servizi e possibilità di integrazione: anche questo sta già accadendo. Nella fase di adozione iniziale i progetti blockchain si sono occupati del “finanziamento” e sviluppo dell’ecosistema e hanno investito molti soldi per onboarding di sviluppatori. Nel 2023 vedremo un focus maggiore sull’onboarding delle aziende attraverso implementazione di servizi, modelli di business e formazione. I token (#NFT) saranno il modo principale per le aziende di far entrare gli utenti nel metaverso: per quanto ci piaccia credere il contrario, il metaverso è ancora una realtà lontana. Ad oggi, il modo più tangibile per avviare un’attivazione Web3 come azienda è attraverso la tokenizzazione e le esperienze controllate dai token

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